• Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Business
  • Commenti dell'articolo:0 commenti

Come funziona il nuovo social Be Real: caratteristiche e peculiarità

Ti piacciono i social network e vuoi tenerti aggiornato sulle nuove piattaforme? Potresti aver sentito parlare di BeReal. Se non sai molto su come funzionano Instagram e TikTok (visualizzazioni, commenti e like basati su vari contenuti), allora BeReal potrebbe fare al caso tuo. Può essere definito antisociale perché mira a condividere contenuti autentici e non filtrati da parte degli utenti.

Non sai come funziona e sei curioso? Devi sapere di essere nel posto giusto mentre ti spieghiamo cos’è esattamente, come scaricarlo e come funziona il nuovo social Be Real. Prendetevi un po’ di tempo per leggere i paragrafi seguenti. Finalmente saprai di più su questa nuova app, forse hai creato il tuo profilo.

Che cos’è BeReal

Come abbiamo detto nell’introduzione a questa guida, BeReal è un social network che cerca di distinguersi dalla concorrenza promuovendo pubblicazioni più autentiche e riducendo (anzi, eliminando) la necessità di interagire con i contenuti e la ricerca. È un’app francese lanciata nel 2020 e creata da Alexis Barreyat e Kevin Perreau. Era semisconosciuto fino alla metà di quest’anno, ma negli ultimi mesi ha guadagnato fama e un gran numero di utenti. Lo slogan di BeReal è “I tuoi amici sono reali”, che incarna la filosofia del social network: facilitare interazioni autentiche con gli amici di tutti i giorni, rifiutare pubblicità e influencer a caccia di Mi piace

Come scaricare e iscriversi a BeReal

La nostra descrizione dell’app ti ha interessato? Forse lo sai già, ma non l’hai mai installato sul tuo dispositivo e non l’hai provato. Ora che hai deciso che è il momento di creare un profilo e fare un tentativo, magari saluta Instagram, TikTok, ecc. Se non sai come fare, continua a leggere e ti spiegheremo come procedere. Che tu abbia un iPhone o un dispositivo Android, hai la possibilità di scaricare le app social francesi.

Come farlo? È facile, basta andare su App Store o Play Store e digitare BeReal nella barra di ricerca. Una volta trovata l’opzione giusta, scarica e installa l’app. Una volta completate queste azioni, fare clic sull’icona dell’applicazione sul dispositivo per avviare l’applicazione. La prima schermata che vedrai è un’introduzione all’app e al suo funzionamento. Fai clic su Iniziamo, che vedrai nell’ultimo pulsante. Qui devi scrivere il tuo nome nella schermata “Cominciamo, come ti chiami?”. Annotalo e fai clic su continua. Ti verrà chiesta la tua data di nascita, premi di nuovo Continua. Il terzo passaggio richiede il tuo numero di telefono, scrivilo e premi continua. Riceverai un sms al numero specificato con il codice da inserire nell’applicazione. Quindi è il momento di scegliere un nome utente. Scrivetelo e premete su Continua ancora una volta. Decidete se cercare i vostri contatti presenti nella rubrica del telefono o proseguire.

Avete appena creato il vostro profilo e siete pronti a usare il social network.

Come funziona BeReal

Non sai come funziona BeReal? Dopo aver creato il tuo profilo, è ora di iniziare a postare. Dopo aver scelto se cercare i tuoi contatti, come detto nel paragrafo precedente, riceverai una notifica che devi cliccare su “It’s time to BeReal”. Devi fare clic rapidamente e poi avrai un timer per scattare e pubblicare la foto. Vai avanti e scatta, quindi tocca la tua opzione preferita per scegliere se inviare il contenuto ai tuoi amici o a tutti (scoperta). Puoi aggiungere didascalie, salvare foto sul tuo dispositivo e condividere la tua posizione per far sapere alle persone dove ti trovi. Tutto quello che devi fare è fare clic sul comando “Invia” nella parte inferiore dello schermo.

Pubblicare su BeReal

Tutti gli utenti possono postare su BeReal contemporaneamente.

Come dicevamo, per proseguire è necessario cliccare sulla notifica visualizzata sullo smartphone. Apparirà solo una volta al giorno e l’ora è casuale, non rimarrà lo stesso giorno dopo giorno. Questa pubblicazione contiene una doppia foto: una scattata con la fotocamera integrata e l’altra con la fotocamera principale; entrambe devono avvenire entro 2 minuti. Dopo questo limite, sarai comunque in grado di condividere le tue foto, ma riceverai un messaggio che ti avviserà del ritardo e che indicherà che non sei abbastanza autentico in quanto potrebbe essere necessario più tempo per ripetere lo scatto.

BeReal, cos’è e come funziona l’anti Instagram che spopola tra i giovani

Il social è nato due anni fa, ma ha preso piede negli ultimi mesi. Con delle funzioni innovative, come quella della notifica per scattare foto in tempo reale. Vuole opporsi ad altre piattaforme in cui gli utenti inseguono il modello di perfezione di star e influence

Nessun filtro, nessun mi piace, nessun follower. Ricevi una notifica quando devi scattare un selfie, qualunque cosa tu stia facendo, indipendentemente dalle tue condizioni fisiche. Da quel momento hai due minuti per postare lo scatto. Ecco come funziona BeReal, l’app che spopola sugli smartphone della Gen Z e vuole scattare foto in tempo reale senza trucchi. “Your friend, really” è lo slogan della piattaforma, che mira a contrastare il culto della bellezza e della perfezione che prevale sui social network tradizionali.

La storia di BeReal

Il social network è stato lanciato in Francia due anni fa dai fondatori Alexis Barreyat e Kévin Perreau, ma prenderà piede solo nel 2022: i download sono aumentati qualche mese fa. Si dice già che milioni di persone siano state conquistate dal formato, in particolare con circa 3 milioni di utenti che utilizzano l’app quotidianamente. Solo ad agosto, su BeReal c’erano 7 milioni di nuovi profili. Le foto possono essere condivise una volta al giorno. Una volta presi, c’è ancora tempo, e puoi decidere se rilasciarli o se lasciarli cadere. Un’altra funzionalità in fase di lancio è una foto con doppia fotocamera che salva in modo permanente il volto e il profilo dell’utente in modo che non possa mentire sulla sua posizione. Non potrai più fingere di essere nel soggiorno di un hotel di lusso con un tag improvvisato se ti fai un selfie seduto su un divano. Il contenuto sulla piattaforma è pieno di scene di vita quotidiana: foto in pigiama o a bocca piena, maioliche da bagno come sfondo e facce decisamente non da copertina.

Le tendenze

Il desiderio di genuinità, che BeReal incarna, si era già fatto conoscere attraverso alcune tendenze diventate popolari su Instagram. Queste tendenze includevano influenzatori della positività della pelle che condividevano immagini che mostravano pori dilatati e imperfezioni, sostenendo l’accettazione della pelle irregolare e promuovendo la fiducia in se stessi. Ci sono state anche madri che hanno rivelato la vera realtà della gravidanza e della maternità, abbracciando smagliature, depressione e sentimenti di inadeguatezza invece di nasconderli. BeReal ha riconosciuto e abbracciato questi fenomeni in corso che stavano guadagnando slancio su altre piattaforme, determinando un cambiamento rivoluzionario nella creazione di contenuti e, in particolare, nella percezione della fotografia. I giorni dei ritratti lucidi sono ormai lontani, sostituiti dal desiderio di immagini che riflettano la realtà il più fedelmente possibile. Questo cambiamento influisce anche sul modo in cui ci connettiamo con gli altri: il semplice clic su un pollice in su non è più sufficiente. Su BeReal, hai l’opportunità di interagire con “reazioni” personalizzate conosciute come RealMoji, che sono emoticon con il tuo volto. La piattaforma elimina i tradizionali contatori simili, optando invece per un generico “+50” una volta superati i 50 amici. È soprattutto la generazione più giovane, nota come Generazione Z, a trovare intrigante questo nuovo approccio alla condivisione di contenuti e alla comunicazione.

Lo scenario 

Alessandro Paluzzi, lo sviluppatore di BeReal, ha fatto un annuncio riguardante l’esplorazione da parte di IG di caratteristiche simili, tra cui la doppia fotocamera e le capacità fotografiche immediate. Di conseguenza, lo strumento “bilaterale” è emerso sulla piattaforma dei social media. Nonostante la piattaforma di Zuckerberg affermi di essersi dedicata a questa impresa per molti anni, non è una novità per IG adottare concetti di successo da altri social network. Ciò è accaduto in precedenza con Reels, che ha tratto ispirazione da TikTok, e la funzionalità delle storie che svaniscono automaticamente dopo 24 ore, che ricorda la funzionalità di Snapchat.

Interagire con gli altri

Dopo che gli utenti hanno pubblicato le proprie immagini, possono vedere e reagire alle immagini di altre persone. Per commentare la foto di qualcuno, l’utente deve essere un amico. Tuttavia, se “tutti” possono vedere la foto, chiunque può reagire.

Sono disponibili sei emoji standard per le reazioni, oltre a un’opzione per creare RealMoji. Con RealMoji, gli utenti possono creare le proprie foto scattando le proprie foto. Ad esempio, invece dell’emoji del pollice in su, gli utenti possono inviare a se stessi un pollice in su.

Segnalazione di contenuti inappropriati

I Termini di utilizzo di BeReal incoraggiano gli utenti a segnalare qualsiasi contenuto di natura sessuale o pornografica, o relativo a incitamento all’odio, estremismo, violenza, suicidio o autolesionismo. Le foto, i RealMoji e i commenti possono essere segnalati se rientrano in queste categorie o se violano altri elementi delle Condizioni d’uso. Ciò include spam e pubblicità, nonché bullismo e discriminazione. Tuttavia, la società stessa è una società di hosting, il che significa che non è tenuta a monitorare le informazioni pubblicate da altri.

Qual è il limite di età?

Secondo i Termini di utilizzo di BeReal, l’app è per persone di età pari o superiore a 13 anni. L’app richiede la data di nascita dell’utente prima di consentire l’accesso.

Vantaggi di BeReal

In un’epoca in cui i social media presentano foto pesantemente modificate, un’app come BeReal può incoraggiare l’autenticità. Molti giovani hanno abbracciato l’app per questo motivo, vedendo molti vantaggi.

 

    • Non è possibile modificare le foto e non è possibile aggiungere filtri. Hanno solo due minuti per inviare la loro foto. Può aiutare gli adolescenti ad allontanarsi dalle pressioni spesso associate ad altri servizi di social media.

    • Chiunque desideri commentare una foto deve essere amico dell’utente, il che riduce la probabilità che estranei commentino le foto.

    • Non ci sono conteggi di follower pubblicati, hashtag o qualsiasi altra cosa che promuova cultura dell’influencer allo stesso modo delle altre piattaforme di social media.

    • Gli utenti non possono contattare gli altri in privato. Tutti i commenti sono pubblici e tutti possono vederli.

Cosa fare attenzione

Come qualsiasi app o piattaforma in cui gli utenti potrebbero interagire con estranei, BeReal ha alcune funzionalità di cui i genitori dovrebbero essere a conoscenza:

 

    • Le immagini non sono moderate: questo significa che se tuo figlio sta scorrendo il feed Discovery, potrebbe imbattersi in un articolo pubblicato da qualcuno che presenta contenuti inappropriati. Inoltre, RealMojis potrebbe presentare lo stesso tipo di contenuto. È importante che gli utenti segnalino questo tipo di contenuto se visualizzato per la revisione.

    • Nessun controllo parentale: a causa della natura di questa app, ci sono controlli minimi sulla privacy e nessun controllo parentale. Ciò non significa che non sia sicuro. Tuttavia, se tuo figlio ha meno di 13 anni, potrebbe non comprendere la natura dell’app e utilizzarla in modo improprio.

    • Le foto utilizzano la fotocamera anteriore e posteriore: sebbene l’utente possa indicare una cosa da fotografare, la fotocamera scatterà anche una foto dell’utente stesso. È importante che i giovani siano consapevoli di ciò che li circonda per evitare di pubblicare qualcosa che non vogliono online.

    • Alcune persone vengono fotografate senza il loro permesso: scorrendo BeReal vengono visualizzate le immagini che gli utenti hanno scattato che mostrano altre persone che potrebbero non essere consapevoli di essere fotografate. Questa è una questione di consenso che alcuni giovani potrebbero non considerare.

    • È facile entrare in contatto con estranei: alcuni giovani possono inviare o ricevere richieste di amicizia da estranei tramite la scheda Scoperta se condividono con tutti. Una volta che un altro utente è nell’elenco “Amici”, è in grado di commentare le foto. Potrebbero anche ricevere notifiche sui tuoi post. Tuttavia, gli utenti possono eliminare gli altri da questo elenco molto facilmente.

Come proteggere gli adolescenti su BeReal

Con qualsiasi nuovo social media app, piattaforma di gioco o simili, è importante discutere con tuo figlio i vantaggi e i rischi per assicurarti che sappia come ottenere aiuto dove necessario. Alcuni punti di conversazione potrebbero includere:

 

    • l’importanza di considerare l’ambiente circostante quando si scattano foto. Se non desiderano che la loro foto venga pubblicata senza consenso, dovrebbero estendere la stessa cortesia a coloro che li circondano

    • con chi interagiscono; si sono incontrati al di fuori del BeReal?

Controlla regolarmente come tuo figlio utilizza il proprio dispositivo. Le conversazioni aperte possono garantire che vengano da te se hanno bisogno di ulteriore aiuto o supporto.

una provocazione da intellettuali

Be Real più che un social è una provocazione intelligente verso Instagram, gli influencer e l’estetica del ricco, bello, felice e vincente che domina le piattaforme sociali per giovanissimi.

L’app è nata nel 2020 da due ragazzi francesi: Alexis Barreyat e Kévin Perau. Dopo avere avuto un discreto successo in Francia è esplosa questa estate negli Stati Uniti soprattutto nei campus universitari. Proprio dove era nata Facebook.

Come funziona? Si carica l’app sullo smartphone. Poi: una volta al giorno, a un’ora diversa ogni giorno, gli utenti ricevono un’unica notifica che chiede loro di scattare simultaneamente due foto. La prima la scatti con l’obiettivo anteriore del cellulare, quello per i selfie, l’altra attraverso con la fotocamera posteriore. Si hanno due minuti per scattare queste foto e decidere se pubblicarle o meno sul proprio profilo: le persone che vogliono scattare le proprie foto del giorno a un orario diverso possono farlo, ma l’app segnala molto chiaramente chi ha pubblicato le foto al di fuori dei due minuti di tempo stabiliti.Il senso è quello di essere onesti con noi stessi e con gli altri. Il motto della piattaforma è “BeReal is life, real life, and this life is without filters”. Cioè pubblicare foto senza filtri per renderci più belli, più buffi o comunque diversi da quello che siamo.

Chi frequenta i social in particolare TikTok e Instagram sa bene come il filo conduttore che muove il successo di molti di questi nuovi content creator è il denaro. Flexano ricchezza, come si dice in gergo. Cioè ostentano i propri soldi, il proprio status, abbigliamento, conoscenze Vip come i Paninari degli anni Ottanta facevano con i piumini Moncler o le borse della Naj-Oleari.

Nulla di veramente nuovo sotto la luce del Sole, se vogliamo vedere. E nulla di cui scandalizzarci. La critica della società dell’apparire ci sta ma è ormai da benpensanti. I Ferragnez insegnano. Chi ha ascoltato almeno un paio di canzoni di rapper e trapper sa peraltro che non è una prerogativa dei social quella di esaltare il benessere materiale.

Più che altro è divertente che la risposta all’edonismo di massa arrivi dai social. Una piattaforma prima di fare pensare deve essere utile ed efficiente cioè risolvere un problema. Al tempo stesso un luogo di aggregazione per dire o fare qualcosa. E non solo per lanciare il messaggio “siamo diversi”. 

BeReal è già morto? No, però non se la passa benissimo

I dati di download dicono che l’innamoramento fra l’app e i ventenni sarebbe già finito. All’opposto, gli utenti di Facebook non smettono di crescere

Doveva essere l’app che avrebbe preso il posto di Instagram nei cuori (e sugli smartphone) dei ventenni, talmente popolare da spingere TikTok a crearne una sorta di clone e venire nominata da Apple la migliore del 2022 per iPhone. E invece, qualche mese dopo, BeReal è già sul punto di lottare per non sparire.

Nato in Francia nel 2021, BeReal è un social network fotografico che dà agli iscritti una finestra di tempo di 2 minuti per scattare e scattarsi una foto da condividere con i follower, solo nel momento in cui si riceve una notifica, e ha conosciuto un’enorme popolarità a partire da primavera 2022 (su Italian Tech ne abbiamo scritto per la prima volta lo scorso aprile).

Un’estate da leoni (dei social)

Durante l’ultima estate, l’app ha conosciuto un successo clamoroso, con 40 milioni di download (su Android e iOS) nel Q3 del 2022 e 30 milioni nel Q4, l’ultimo trimestre dell’anno. Non solo: è stata a lungo l’app più scaricata sull’App Store negli USA e ha raccolto oltre 60 milioni di dollari di finanziamenti.

Poi sono iniziati i problemi, legati soprattutto a dubbi sul rispetto della privacy e sulla gestione delle informazioni relative agli iscritti, è finito l’innamoramento, è arrivata la concorrenza, è passato l’effetto novità ed è iniziato il declino: appena 16 milioni di download nel primo trimestre del 2023, secondo i dati di Apptopia, e soprattutto un crollo nella classifica dell’App Store USA, sempre significativa per indicare trend attuali e futuri.

Da prima che era (più o meno per tutto luglio, agosto e settembre), adesso l’app è stabilmente intorno alla posizione numero 120. Praticamente invisibile, insomma.

Non tutti possono essere Facebook

Va detto che nell’App Store italiano le cose sono un po’ diverse (al momento l’app è sesta nella classifica generale) per un probabile e prevedibile effetto fisarmonica, ma il succo non cambia: per BeReal è assolutamente concreto il rischio di finire nel cimitero della tecnologia dimenticata. O dei social dimenticati, in buona compagnia insieme con fenomeni temporanei come Clubhouse, Vine e Periscope, in quella zona d’ombra dove rischiano perennemente di finire pure colossi come Pinterest e Twitter, dove le cose non stanno andando esattamente come le racconta Elon Musk.

Quello che dimostra la vicenda di BeReal, comunque si concluderà, è che è (relativamente) facile arrivare nell’Olimpo dei social network ma che restarci è tutto un altro discorso. E che al momento gli unici player davvero forti sono il giovanissimo TikTok, YouTube Shorts (che è giovane ma ha alle spalle un marchio storico) e soprattutto i prodotti di Meta.

Nonostante tutte le critiche, le accuse di “essere da boomer” e di non contare più nulla, Facebook è ancora oggi la piattaforma social più usata: i suoi utenti attivi giornalmente crescono ininterrottamente dal 2009, saliti dai 185 milioni di allora ai 2 miliardi di oggi. Due miliardi di persone che ogni giorno scelgono di collegarsi al più antico dei social significa che circa il 40% di tutte le persone che nel mondo accedono a Internet, lo fanno per accedere a Facebook. È vero che probabilmente fanno meno di quello che facevano 5-10 anni fa e che molto spesso si limitano a guardare (ma comunque guardano contenuti che qualcuno ha postato), ma si tratta in ogni caso di un numero enorme.

E non è l’unico numero che fa sorridere Zuckerberg: se alla performance di Facebook si aggiungono quelle di WhatsApp, Messenger e Instagram, si arriva a quasi 3 miliardi di utenti attivi al giorno. Proprio così: circa il 60% di chi accede a Internet nel mondo, lo fa per accedere a un prodotto di Meta.

BENVENUTI NEL FAR WEST SOCIAL: INSTAGRAM E TIKTOK COPIANO BEREAL

BeReal è un’app rilasciata in Francia circa due anni fa e conta milioni di download. Il suo successo non è passato inosservato. Instagram e TikTok hanno infatti deciso di copiarla in modo spudorato

Non hai creato tu l’app del momento? Non importa, puoi copiarla. Sembra un’affermazione eccessiva, ma così hanno già fatto Instagram e TikTok con BeReal. Combattere la concorrenza di un potenziale nuovo competitor è molto semplice nel mondo dei social media: basta copiare le funzioni e implementarle sulla propria piattaforma social.

È una tattica che Mark Zuckerberg conosce molto bene. In passato Instagram ha copiato il successo di Snapchat creando le Stories e da diverso tempo sta seguendo la strada di TikTok dando sempre maggiore importanza ai Reel. Ora nel mirino c’è BeReal, social che negli ultimi tempi ha guadagnato fama, utenti vip e milioni di download. Ne ho parlato qualche tempo fa proprio su questo blog: è un social molto semplice e immediato. Scatti, fai un giro tra i contenuti degli amici ed esci. Questa totale assenza di “addiction” gli sta regalando una popolarità che era difficilmente pronosticabile.

E per questo motivo TikTok ha spudoratamente copiato BeReal creando l’applicazione TikTok Now: un vero e proprio clone. Chi la scarica riceve ogni giorno una notifica che invita a registrare un breve video oppure scattare una foto, catturati contemporaneamente dalla fotocamera frontale e da quella posteriore e quindi a condividerli con il resto della community social. Trascorso il tempo concesso per produrre il contenuto, per quel giorno non sarà possibile postare altro. Insomma, esattamente come accade su BeReal.

E Instagram cosa ha fatto? Ha implementato nelle Stories la funzione chiamata “Bilaterale”, che consente di scattare foto o girare video utilizzando contemporaneamente le due fotocamere. La funzione può essere usata in qualsiasi momento, non come accade su BeReal, ma sembra che a breve nascerà IG Candid, la nuova area/app di Instagram con le stesse funzionalità di TikTok Now. In pratica ci troviamo di fronte al Far West social. Non ci sono regole e nel caso se ne trovi una si chiede ad un folto team di avvocati di aggirarla nel più breve tempo possibile. Chiedere a Facebook (casi fake news e Cambridge Analytica) se volete saperne di più. Io evito perché è meglio.

BeReal è un’app rilasciata in Francia circa due anni fa, ideata da Alexis Barreyat e Kévin Perreau, esplosa con milioni di download la scorsa estate. Ad agosto contava già 21,6 milioni di utenti attivi al mese e 2,93 milioni di persone che accedono all’app quotidianamente. Impossibile capire se questo boom porterà a un consolidamento dei numeri o meno: basta pensare a Clubhouse per capire come da sempre ci siano “meteore” nel mondo dei social network.

Di BeReal piace (soprattutto ai più giovani) l’immediatezza e l’impossibilità di artefare le immagini. Inquadri, scatti e pubblichi. Hai 2 minuti di tempo per farlo. Fine. Le regole sono chiare e non permettono a nessuno di barare. Cosa che invece succede su IG e TikTok grazie a Photoshop, app grafiche e filtri di ogni tipo.

Ora mi chiedo: BeReal copierà IG e TikTok implementando la possibilità di registrare dei brevi video? Vedremo. Intanto penso: se mi avessero detto che un social pieno di foto “brutte” avrebbe avuto successo non ci avrei mai creduto. Così è stato, perché alla fine dei conti, internet è davvero un posto dove tutto è possibile.

SOCIAL MEDIA E CONTENT CREATION, LE NUOVE TENDENZE SECONDO SILVIO DE ROSSI DI THE ROW

Dal trend dei video, in particolare in formato breve, all’influenza di piattaforme come TikTok che puntano con convinzione sull’elemento della viralità. I nuovi canali social stanno rivoluzionando le logiche a cui il mercato era abituato fino a poco tempo fa: basti pensare a quel forte bisogno di “autenticità” che tanto si sta propagandando nelle community (è il caso BeReal). E con queste nuove tendenze sta cambiando anche il mestiere del content creator, come ha evidenziato, nel corso del suo intervento all’Engage Conference 2022, Silvio De Rossi, Founder e amministratore di The Row.

FIAT PANDA SUI SOCIAL CON LA CAMPAGNA “LA MIA PANDA È LEGGENDA”. TRA LE PIATTAFORME ANCHE BEREAL

Fiat Panda celebra la sua storia attraverso il lancio di una nuova campagna social, “La mia Panda è leggenda”. 

Un hero video celebra, in stile native su TikTok, la personalità di Panda, “social since 1980”, capace di superare tutti gli ostacoli e di far vivere esperienze straordinarie a intere generazioni di persone, racconta il comunicato stampa. La narrazione si estende poi a tutti canali social ufficiali del brand – Facebook, Instagram, TikTok, Twitter – e su YouTube, attraverso un  piano di contenuti editoriali dal tone of voice iperbolico, a tratti ironico, e una visual identity dal forte impatto visivo. Utenti e creator sono incoraggiati a prendere parte al racconto, liberando la propria creatività e contribuendo così a incrementare i contenuti e l’affiatamento della community.

Sono coinvolti nell’operazione creator affini al mondo automotive che svilupperanno lo storytelling mettendo in luce l'”epicità” di Fiat Panda e costruiranno momenti di engagement, reaction, condivisione. La pagina Commenti Memorabili posterà il video hero e permetterà la realizzazione di un video celebrativo con i commenti più belli. Con #LaMiaPandaèLeggenda, Fiat Panda approda su BeReal, il nuovo social network di origine francese che permette di condividere attimi veri e reali di vita quotidiana, senza filtri. Creator e utenti potranno così scattare e condividere le loro foto, immortalando i momenti di vita vera con Fiat Panda.

Tutta l’attività è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Starcom e Publicis Sapient, agenzie parte del One Team Stellantis di Publicis Groupe.

BEREAL: LA GUERRA AL MONDO ARTEFATTO DI INSTAGRAM È COMINCIATA

L’estate ci ha regalato una grande novità nel panorama social: si tratta di BeReal, l’app che non permette l’uso di filtri e fotoritocco. Una chiara risposta alla realtà artefatta generata ogni giorno da Instagram. Ma la risposta di Meta è dietro l’angolo 

La realtà è lontana anni luce da quello che vedi sui social network. Può sembrare un’affermazione molto forte, ma spesso si tratta di tremenda verità. In un mondo social dominato da filtri, fotoritocco e Photoshop, è spuntato qualcuno che vuole rivoluzionare il sistema.

Sto parlando di BeReal, app creata nel 2020 dal francese Alexis Barreyat, che ha appena tagliato il traguardo dei 30 milioni di download, diventando l’app più scaricata in territorio statunitense.

L’inatteso successo di BeReal dimostra che tante persone sono alla ricerca di qualcosa di nuovo per nulla artefatto. Spiego immediatamente la motivazione: è possibile pubblicare un solo post al giorno e il contenuto non è modificabile con dei filtri. Gli utenti hanno a disposizione soltanto 2 minuti di tempo per creare il proprio contenuto e pubblicarlo.

BeReal è la risposta a Instagram e TikTok. Si tratta di un’alternativa rivoluzionaria che mira a sovvertire tutte le regole ormai radicate: uso dei filtri, uso del fotoritocco, produzioni di immagini lontana anni luce da quella reale, pubblicizzazione di una perfezione che nella vita di tutti i giorni semplicemente non esiste. Inoltre BeReal combatte le cattive abitudini che i social hanno contribuito a formare: social addiction, ansia da like.

Ci troviamo di fronte ad un’app che genera attenzione solo per un tempo prestabilito. Arriva una notifica (“Time to BeReal”) che rende l’applicazione navigabile. Da quel momento abbiamo 120 secondi per scattare un’immagine di vita reale e pubblicarla. Se il tempo a disposizione scade, l’utente non potrà vedere le foto postate dagli altri presenti in piattaforma. Foto che possono essere visualizzate una sola volta al giorno e che dopo 24 ore verranno comunque eliminate.

E i like? Non ci sono. L’unica reazione ammessa nei confronti dei post pubblicati dagli altri utenti è la RealMoji, che mostra il sentiment per ciò che si visualizza e che consiste in un selfie del proprio volto.

L’improvviso successo di BeReal ha fatto scattare l’allarme in casa Meta. Mark Zuckerberg non ama il successo altrui e starebbe già pensando alle innovazioni da introdurre su Instagram onde arginarne il fenomeno. Innovazioni che sarebbero un perfetto “copia e incolla” di BeReal: la novità si chiamerà IG Candid e permetterà di postare una foto entro 2 minuti, in un momento della giornata scelto da Instagram. Non ci resta che attendere per vedere come andrà a finire. Nel frattempo meno filtri per tutti, che male non fa.

COME FUNZIONA BEREAL, L’APP SOCIAL DI CUI PARLANO TUTTI

La piattaforma delle foto “autentiche” sta letteralmente esplodendo, anche in Italia. Ecco i motivi del suo successo

Dal momento del suo debutto nel 2020 è stata scaricata più di 30 milioni di volte nei soli Stati Uniti, e oggi in Italia è al primo posto tra le Top app dell’App Store di Apple (è anche, da poco, su Google Play, dove ha superato i 5 milioni di download). Stiamo parlando di BeReal, il social network di origine francese che in queste ultime settimane sta animando le conversazioni di tanti professionisti del mondo digitale.

Di BeReal parlano tutti, in effetti, e non solo per il suo successo a dir poco esplosivo, capace in pochi mesi di raggiungere e superare i numeri di download dei grandi big come TikTok o Instagram, ma anche – e soprattutto – per l’idea alla sua base. Quella di social all’insegna dell’autenticità.

Non a caso, in tanti lo descrivono come “social anti-social”, anche se in realtà l’idea di condivisione tipica di tutte le piattaforme sociali c’è anche qui. Quello che cambia, e che rende la piattaforma a dir poco rivoluzionaria, è l’idea di condividere momenti veri e reali di vita, contro i filtri e gli artifici dei suoi grandi competitor.

COME FUNZIONA BEREAL

Quello che chiede BeReal è infatti, in un momento “a sorpresa” della giornata, di condividere in pochi secondi una foto di quello che si sta facendo in quel momento.

Ogni giorno, tutti gli utenti riceveranno, una volta al giorno, una notifica (la riceveranno tutti alla stessa ora). Da quel momento, avranno due minuti per scattarsi una foto: la fotocamera dell’app abilita simultaneamente sia la camera frontale dello smartphone, sia quella posteriore, e il risultato quindi sarà una foto che mostra quello che succede davanti e dietro il telefono. Per un effetto ancora più autentico. Se la foto verrà scattata dopo i due minuti richiesti, sarà comunque possibile condividerla, ma gli altri utenti saranno informati del “ritardo”. Una volta pubblicata la foto, gli altri utenti del social potranno mettere like e commentarla, esattamente come succede su Instagram&Co. Sarà inoltre possibile chattare tra utenti con messaggi privati. Il social periodicamente stimolerà la creatività del suo pubblico anche lanciando delle sfide (qualcosa di simile a quelle di TikTok), e per aumentare lo stimolo alla condivisione (ed evitare che ci siano utenti “passivi” che guardano soltanto senza postare) non si potranno vedere le foto degli altri utenti a meno che non si pubblicano foto a propria volta.

BEREAL: SUCCESSO DURATURO O METEORA?

Senza dubbio il successo di quest’app sta nell’aver saputo intercettare una tendenza cui rispondere: la progressiva disaffezione del pubblico ai post “patinati”, in qualche modo costruiti e artificiali, che popolano i principali social network oggi, e la voglia di curiosare nella reale quotidianità delle persone, fatta anche di attimi spettinati e noiosi. Il fatto inoltre che tutti gli utenti ricevano la notifica alla stessa ora, popolando di conseguenza la piattaforma di foto anche un po’ simili tra loro, contribuisce a dare il senso di un’esperienza condivisa, di vicinanza, in un mondo sempre più virtuale e isolato.

In molti si chiedono se questo successo sia destinato a continuare, dopo l’innegabile curiosità iniziale, o se BeReal possa invece essere solo una meteora destinata prima o poi all’oblio. Vedremo nel prossimo futuro se la sua offerta saprà crescere ed evolvere, e se sarà sostenibile: l’app, gratuita, non offre formati pubblicitari e in generale la presenza dei brand al suo interno appare alquanto limitata.

BeReal presto lancerà la funzione chat

BeReal и determinato a evolversi sempre di piщ e ora sta lavorando a una funzione di chat. Ma di cosa si tratta con precisione?

Dopo aver lanciato la funzione per inserire la musica nei BeReal, ora il social inizierа a testare le chat tra gli utenti in Irlanda

Al momento del lancio, gli utenti potranno inviare messaggi privati agli amici, inviare loro un BeReal privato (senza nessun limite di tempo, solo una semplice foto fronte-retro) e reagire con RealMoji (le emoji personalizzati di BeReal).

Gli utenti di BeReal potranno scambiarsi messaggi in chat solo se sono giа amici sulla piattaforma. Inoltre si potranno eliminare i propri messaggi, che perт non scomparirа dalla chat degli amici.

La societа ha dichiarato a TechCrunch che la messaggistica privata и una delle funzionalitа piщ comunemente richieste dagli utenti. Per l’azienda si tratta di um modo per mantenere gli utenti nell’app piщ a lungo e di aprirla piщ di una volta al giorno quando pubblicano il loro post.

Di recente BeReal ha lanciato un’integrazione con Spotify, che mostra cosa gli utenti stanno ascoltando. Poi l’app ha implementato la funzione Bonus BeReal, che consente agli utenti di pubblicare piщ di un BeReal al giorno, a condizione che pubblichino il loro primo contenuto in tempo.

Dopo Spotify, anche Apple Music arriva su BeReal

Apple Music approda su BeReal

Dopo aver inserito la possibilitа di condividere musica da Spotify su BeReal, ora sembra che si stia pensando di integrare anche Apple Music. Sembra infatti che anche i brani che si stanno ascoltando sulla piattaforma della Mela, potranno essere inserite nelle foto improvvisate su BeReal.

A parlare di questa presunta collaborazione и stato Rodrigo Castro sul social Mastodon. Il creator ha notato che и stata attivata una fase di test, prima del lancio a livello globale della funzione. Per vedere se l’opzione legata a Apple Music и disponibile sul proprio BeReal и sempre consigliato scaricare l’ultima versione dell’app.

Presto quindi, come gli utenti Spotify, anche gli abbonati al servizio streaming di Apple potranno condividere ciт che stanno ascoltando su BeReal, pubblicando la classica doppia foto con le due fotocamere del proprio smartphone.

Al momento lo strumento BeReal Audio и disponibile su Spotify per utenti Android e iOS in alcune parti del mondo e in arrivo presto ovunque. Il collegamento con Apple Music per utenti iOS и in distribuzione a livello globale, mentre tutto tace su Android.

Come funziona la novitа? Se l’utente sta ascoltando musica su Apple Music mentre sta scattando la foto per BeReal, l’app inserirа in automatico il brano alla foto scattata.

Siete contenti di questo sviluppo dell’app piщ spontanea del momento?

L’app continua a implementare nuove funzioni, infatti da poco ha lanciato lo strumento Bonus, per caricare piщ BeReal al giorno.

Come postare più BeReal al giorno con la funzione Bonus

Su BeReal arriva la funzione Bonus, disponibile anche in Italia! Si tratta di una novitа che permette agli utenti di postare piщ volte durante l’arco di 24 ore, seguendo perт alcune regole.

Ecco quindi come fare a postare piщ BeReal al giorno!

Il primo passo и pubblicare il primo BeReal in tempo, non appena arriva la classifica notifica giornaliera. Per pubblicare piщ di una volta infatti и necessari che il primo BeReal sia condiviso entro due minuti dalla ricezione. Se si pubblica in ritardo, non sarа permesso di postare di nuovo. Infatti apparirа un’icona a forma di lucchetto vicino al pulsante Bonus Dopo aver pubblicato il primo BeReal in tempo, apparirа un’icona piщ accanto al contenuto caricato nella parte superiore del feed. Toccando quell’icona si puт pubblicare un Bonus BeReal. Si possono pubblicare fino a due BeReal aggiuntivi con la funzione Bonus.

Quindi ora si puт condividere un secondo BeReal, nello stesso modo in cui si caricano quelli normali. Basta quindi scattare la foto con la doppia fotocamera e premi invio.

Il Bonus BeReal puт essere caricato in qualsiasi momento tra il primo e il momento in cui scatta la successiva notifica .

Si tratta di un modo per disincentivare l’uso sbagliato che alcuni utenti fanno della piattaforma, non pubblicando quando esce l’effettiva notifica, ma solamente quando preferiscono. Seguendo perт le indicazioni dell’app e postando in tempo il primo BeReal, si potrа poi farne un secondo in un momento a piacimento.

Da poco и arrivata anche la funzione per condividere i brani da Spotify durante a pubblicazione di un BeReal.

Come condividere su BeReal la musica da Spotify

Su BeReal si potrà presto condividere la musica da Spotify

Come anticipato qualche settimana fa, la musica di Spotify arriva su BeReal! Infatti a partire da oggi gli utenti dell’app potranno includere cosa stanno ascoltando nel momento dei loro scatti a sorpresa.

Ma come si fa a condividere la musica di Spotify su BeReal? Nota bene che la novitа и aperta agli utentisia Android che iOS solo in alcuni mercati selezionati (tra cui Canada, Messico, Brasile, Australia e Stati Uniti). Questa novitа verrа poi lanciata prossimamente in altri paesi tra cui l’Italia. In ogni caso vi lasciamo una pratica guida, in attesa che la novitа arrivi anche da noi.

Collega i tuoi account Spotify e BeReal. Ci sono due modi per farlo! Il primo: toccando l’icona della musica che viene appare prima di pubblicare il proprio BeReal. Il secondo: dentro l’app tocca su Impostazioni e poi su Musica e segui le istruzioni per connetterti a Spotify.

Dopo aver collegato gli account, sarа inserito automaticamente il brano o il podcast che stai ascoltando su Spotify nel momento in cui acquisisci un BeReal. Apparirа la copertina dell’audio che stai ascoltando nella parte inferiore dell’obiettivo della fotocamera.

Dopo aver pubblicato il tuo BeReal musicale potrai scoprire cosa stanno ascoltando gli altri amici sul tuo feed del social. Inoltre potrai anche ascoltare un’anteprima di ciт che hanno condiviso.

La combinazione dell’audio di Spotify con BeReal aggiunge un altro livello di personalizzazione al piщ sincero social che c’и.

Voi e i vostri amici usate ancora BeReal? La novitа che permetterа di condividere la musica ascoltata da Spotify vi piace?

La realtà di BeReal è davvero autentica?

Con i suoi 53 milioni di download e i selfie senza filtri, l’app sembrerebbe la risposta al desiderio di autenticità che gli utenti non hanno trovato negli altri social network. Ma potrebbe solo diventare una caricatura della realtà

Acclamato come “l’anti-Instagram”, BeReal sta conquistando rapidamente i giovanissimi della gen Z con la sua promessa di autenticità. Proponendosi come un “modo nuovo per scoprire chi sono veramente i tuoi amici nella vita quotidiana”, l’app ha superato i 53 milioni di download in tutto il mondo su App Store e Google Play. Un successo incredibile, che tutti riconducono alla proposta estremamente realistica della piattaforma. Ma è davvero così? I contenuti che circolano sul social rappresentano davvero la vita quotidiana degli utenti?

In un’era dominata dalla condivisione forzata della bellezza, BeReal stupisce per la volontà di eliminare due degli elementi più distintivi – e criticati – delle piattaforme che la consentono: i filtri e i like. Nel complesso il social è riuscito a sovvertire il rapporto tra utente e piattaforma. Non siamo più noi ad aprire l’applicazione ogni volta che vogliamo attirare l’attenzione altrui, ma è lei a richiamarci attraverso una notifica che ci chiede di immortalare un momento della nostra vita quotidiana per condividerlo con gli amici. Ma per quanto tutto questo possa sembrarvi incredibilmente realistico, anche BeReal nasconde delle scappatoie che permettono di aggirare tutto questo desiderio di autenticità. 

Anzitutto, è possibile postare il proprio scatto in ritardo rispetto alla notifica che si riceve. Se state seguendo una lezione all’università, siete impegnati in una riunione di lavoro o semplicemente state facendo altro, allora potete scegliere di rimandare la condivisione del vostro contenuto su BeReal. E lo stesso vale al contrario: se la notifica arriva in un momento della giornata non particolarmente vivo, potete scegliere di ignorare di “essere reali” e aspettare di pubblicare quando state facendo qualcosa di più interessante. E già questo mette in dubbio la promessa di autenticità del social. Senza considerare che la piattaforma permette anche di cambiare la foto pubblicata nei due minuti di tempo a disposizione degli utenti. Se non vi piacete abbastanza, o se volete condividere qualcosa di più realistico, allora potete farlo, anche se i vostri amici sapranno che lo avete fatto (un compromesso accettabile, diciamoci la verità!). 

Per quanto possano sembrano irrisorie, queste “scorciatoie” dimostrano come un social media non possa rinunciare affatto alla cura estrema dei contenuti. Per quanto reali, anche le foto di BeReal finiscono con l’essere belle. Scattate senza filtri, certo, ma pur sempre con gli utenti ben in posa. A questo punto viene da chiedersi: la piattaforma può davvero definirsi autentica? O nasconde molto bene la nostra ricerca spasmodica di fruizione della realtà? Rispondere a questo quesito non è facile, soprattutto perché dovremmo chiederci quando abbiamo smesso di
volerci mostrare ai nostri amici come siamo veramente. Come potete immaginare, la crescita esponenziale dei social media non ha fatto altro che spingere gli utenti verso l’ossessione della perfezione. 

L’ingente numero di filtri di bellezza, la diffusione dei contenuti sponsorizzati e il proliferare incontrollato di identità false hanno incentivato la nostra voglia di mostrarci perfetti. Seppur finti. Una tendenza che va avanti da anni, e che ora sembra aver stancato gli utenti che per molto tempo l’hanno alimentata. La promessa di autenticità di BeReal, in questo contesto, sembrerebbe essere la migliore soluzione possibile. Ma siamo davvero sicuri che la realtà condivisa su una piattaforma che conta 53 milioni di download possa definirsi tale? 

Il rischio, in questo caso, è che anche uno scatto autentico finisca con il diventare un cliché. D’altronde, se curiosate tra le foto dei vostri amici noterete che tutte rappresentano una realtà che non è mai vera fino in fondo. Il social pullula di immagini che rendono bellissimo lavorare al computer per molte ore consecutive o che mostrano quanto sia divertente trascorrere giornate con il pigiama addosso mangiando cibo spazzatura. Ma siamo davvero sicuri che sia così? È davvero questa la realtà della nostra vita quotidiana? O è solo una caricatura di una verità che vogliamo volutamente raccontare? A voi l’ardua sentenza.

Il social BeReal potrebbe essere già in difficoltà

L’interesse degli utenti in BeReal, il social network considerato come l’anti-Instagram e anti-influencer, sembra in calo. I dati indicano, infatti, una contrazione del 48% rispetto al mese di ottobre 2022 per quanto riguarda il numero di utenti giornalieri di BeReal. Se ad ottobre, secondo dati Apptopia, poteva vantare circa 20 milioni di accessi giornalieri, adesso ne conterebbe “solamente” 10,4 milioni.

Anche i download di BeReal sono in calo, dai 12 milioni di settembre 2022 ai 3,3 milioni riscontrati a gennaio 2023. Con Instagram sempre più intenta a seguire TikTok per contrastare l’esodo verso quest’ultima di una parte dei suoi utenti, BeReal è riuscita a recuperare parte dello spirito originale dell’app. Il risultato è che lo scorso anno è diventata molto popolare, tra le app in assoluto più scaricate su App Store e Google Play.

BeReal si basa su un semplice espediente in modo che i suoi utenti siano il più naturali possibile. Chiede di scattare una foto entro un periodo di tempo limitato di due minuti, quando contemporaneamente viene scattata una foto dalla fotocamera anteriore e una da quella posteriore. In questo modo si prefigge non solo di mostrare la persona in viso, ma di evidenziare anche il contesto all’interno del quale si trova.

Questa idea ha riscosso così tanto successo che Instagram, come spesso fa, ha deciso di inserire all’interno della sua app una funzione molto simile, chiamata “Candid Stories”. E anche Snapchat ha fatto altrettanto.

Secondo alcuni, il fatto che BeReal limita i suoi utenti a scattare solo una foto al giorno ostacolerebbe l’adozione del social sul lungo periodo, scoraggiando gli utenti a riaprire l’app. A differenza delle foto e dei video continui disponibili per gli utenti di TikTok e Instagram in qualsiasi momento della giornata, l’impostazione di BeReal ne limiterebbe il suo appeal e l’engagement degli utenti nel corso del lungo periodo.

D’altronde, già lo scorso anno i numeri di BeReal mostravano una prima flessione. A ottobre, i dati hanno rivelato che mentre BeReal era salito a oltre 53 milioni di download, solo il 9% degli utenti apriva l’app ogni giorno. BeReal non è l’unica app di condivisione delle foto in difficoltà: secondo le ultime rilevazioni, infatti, anche Lensa, l’app di fotoritocco con intelligenza artificiale che fino a poco tempo fa spopolava, presenta numeri in calo.

Social e Gen Z, in Italia è fenomeno BeReal

(ANSA) – MILANO, 03 LUG – Qual è il social di maggior successo tra i ragazzi della Generazione Z in Italia? Secondo l’agenzia di analisi Comscore, a crescere maggiormente da aprile del 2002 ad aprile di quest’anno nel nostro Paese è stato BeReal. Si tratta dell’app che chiede, tramite una notifica sul cellulare, di condividere un contenuto in un certo lasso di tempo, puntando tutto su genuinità e velocità, rispetto ai più rinomati concorrenti dove a primeggiare sono filtri e personalizzazioni estreme. Per Comscore, BeReal ha guadagnato in Italia circa 609 mila nuovi utenti in un anno, più della Spagna (con 552 mila) e poco sotto il Regno Unito (con 698 mila). Il pubblico di riferimento è quello dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni. In termini di “reach”, ossia di utilizzo dei social per gruppi di età, l’app YouTube per device mobili è in testa in tutti e tre i Paesi, raggiungendo il dato più alto in Spagna (87%). Dopo BeReal, in Italia a vantare la crescita maggiore è Twitch, la piattaforma dedicata allo streaming di videogame, seguita da Reddit e Snapchat. Più indietro le app di Meta, come Facebook e Instagram, mentre si assiste ad una risalita di Pinterest, sempre più un motore di ricerca visiva su argomenti quali cucina e altri hobby. Il calo di popolarità di Twitter è un’evidenza mostrata da Comscore: poco più del 10% della Gen Z accede con frequenza al social controllato da Elon Musk dall’Italia, un dato più basso del 30% riferito al Regno Unito e al 40% della Spagna. Confrontando la Gen Z con la popolazione digitale generale, questi superano i valori medi sulla maggior parte delle piattaforme social, con le eccezioni di LinkedIn e Facebook. Alcuni degli indici più alti sono, oltre che su BeReal, su Twitch, Reddit e Snapchat. (ANSA).

Come fare per aggiungere amici su BeReal

Vi piacciono i social network e avete creato un profilo personale sui più noti in modo da fruire dei contenuti degli utenti e per condividerne di vostri con la vostra community di follower? Conoscete il nuovo social BeReal? Se ne siete al corrente sapete già di cosa stiamo parlando. Se non ne avete ancora sentito parlare, si tratta di una nuova piattaforma il cui slogan ufficiale è “i tuoi amici sono reali”. BeReal ha come obiettivo quello di spingere gli utenti a pubblicare contenuti autentici, scattati al momento, senza applicare alcun filtro e senza programmare lo scatto in pose o location specifiche.

Se l’avete appena scaricato o se avete intenzione di provarlo dovete sapere che anche qui potrete aggiungere degli utenti come amici. Se non sapete come si fa vi trovate nel posto giusto, in quanto stiamo per spiegarvi passo dopo passo come procedere. Anche se non siete degli esperti di tecnologia, social media o app, non vi preoccupate.

Con le nostre semplici istruzioni riuscirete ad aggiungere amici su BeReal in men che non si dica. Vi consigliamo di prendervi un po’ di tempo da dedicare alla lettura di questa guida che abbiamo scritto appositamente per voi. Magari provate a seguire le istruzioni man mano che ve le illustriamo. In questo modo non rischierete di commettere alcun errore e di dover ripetere la procedura dall’inizio. Che ne dite, siete pronti per cominciare?

Il primo metodo per avere degli amici su BeReal è quello di cercarli manualmente, uno per uno, e aggiungerli alla lista. In che modo? Lo vediamo subito. Prima di tutto prendete il vostro dispositivo mobile e sbloccate lo schermo, se necessario. Una volta fatto provvedete a cercare l’app di BeReal tra quelle presenti e fate clic sulla sua icona per avviarla. Se non avete impostato il login automatico, allora dovrete inserire le credenziali che avete indicato in fase di registrazione per poter accedere.

Ecco che ora dovreste vedere la Home di BeReal. Fate clic sull’icona con gli omini, che è proprio la parte dedicata all’aggiunta degli amici. Andate sulla scheda Amici e in alto troverete una barra di ricerca. Proprio qui dovrete cliccare e iniziare a scrivere il nome della prima persona che volete aggiungere. Compariranno vari risultati e tra questi dovete individuare la persona corretta. Premete sul nome per accedere al profilo. Una volta sicuri che si tratti dell’utente giusto, a questo punto non dovrete fare altro che fare clic sul tasto Aggiungi. Nulla di complicato, vero?

Invitare i vostri amici a iscriversi a BeReal

Il secondo metodo che vi stiamo per illustrare potrebbe esservi utile proprio perché BeReal è ancora un piattaforma giovane. Per questo motivo è probabile che i vostri amici e i vostri familiari non la conoscano o non abbiano creato ancora un profilo. Dunque, perché non invitarli a farlo? Non solo parlandogliene, ma in questo caso potrete inviare direttamente loro un link per l’iscrizione, così in pochi clic potranno avere un profilo sul social network.

In che modo? Prendete il vostro smartphone e sbloccate lo schermo se sarà necessario. Avviate l’applicazione con un clic sulla sua icona e inserite le credenziali dell’account per il login. A questo punto, una volta dentro, cercate l’icona con gli omini nella schermata principale di BeReal. Cliccateci su e andate nella scheda Amici. Dovrete autorizzare il caricamento contatti con un clic sul tasto Cerca nei contatti. Poi, potrete premere il tasto Invita che ci sarà a fianco del nome di ciascuno di loro. Così facendo riceveranno il link d’invito alla piattaforma tramite SMS. Se preferite inviare il link tramite un altro social network o attraverso un’app di messaggistica istantanea allora, nella schermata che vedrete dopo aver fatto clic sugli omini, troverete l’icona della condivisione, presente al lato del link d’invito. Premetela e scegliete dove inviarlo.

Social e Gen Z, in Italia è fenomeno BeReal

Qual è il social di maggior successo tra i ragazzi della Generazione Z in Italia? Secondo l’agenzia di analisi Comscore, a crescere maggiormente da aprile del 2002 ad aprile di quest’anno nel nostro Paese è stato BeReal.

Si tratta dell’app che chiede, tramite una notifica sul cellulare, di condividere un contenuto in un certo lasso di tempo, puntando tutto su genuinità e velocità, rispetto ai più rinomati concorrenti dove a primeggiare sono filtri e personalizzazioni estreme.

Per Comscore, BeReal ha guadagnato in Italia circa 609 mila nuovi utenti in un anno, più della Spagna (con 552 mila) e poco sotto il Regno Unito (con 698 mila).

Il pubblico di riferimento è quello dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni. In termini di “reach”, ossia di utilizzo dei social per gruppi di età, l’app YouTube per device mobili è in testa in tutti e tre i Paesi, raggiungendo il dato più alto in Spagna (87%).

Dopo BeReal, in Italia a vantare la crescita maggiore è Twitch, la piattaforma dedicata allo streaming di videogame, seguita da Reddit e Snapchat. Più indietro le app di Meta, come Facebook e Instagram, mentre si assiste ad una risalita di Pinterest, sempre più un motore di ricerca visiva su argomenti quali cucina e altri hobby. Il calo di popolarità di Twitter è un’evidenza mostrata da Comscore: poco più del 10% della Gen Z accede con frequenza al social controllato da Elon Musk dall’Italia, un dato più basso del 30% riferito al Regno Unito e al 40% della Spagna.

Confrontando la Gen Z con la popolazione digitale generale, questi superano i valori medi sulla maggior parte delle piattaforme social, con le eccezioni di LinkedIn e Facebook. Alcuni degli indici più alti sono, oltre che su BeReal, su Twitch, Reddit e Snapchat. 

Sull’app BeReal non c’è niente di vero

Qualche mese fa, spinta dalla noia di un monotono pomeriggio estivo, ho riguardato tutto ciò che i miei genitori e parenti avevano postato sui loro profili Facebook durante gli anni. Così mi sono imbattuta in interminabili raccolte di foto su diversi momenti della loro esistenza: vecchi compleanni, matrimoni, vacanze in famiglia, viaggi in giro per il mondo. Si trattava di veri e propri album di ricordi. Mi hanno  emozionato moltissimo. In quel momento, mentre ero presa da una forte nostalgia per la mia infanzia, mi sono accorta di non avere mai provato quel tipo di sensazioni utilizzando i social. E che neppure la nuova applicazione “BeReal” era riuscita a togliere i filtri al nostro modo di starci.

Con gli occhi degli altri

La malinconia mista a felicità di quel giorno si contrappone in modo netto alla sensazione di disagio, al senso di insicurezza e talvolta anche d’invidia che normalmente provo quando utilizzo i social. La mia generazione li usa, in particolare Instagram, sempre in modo ritoccato, modificando le foto e applicando dei filtri. In questo modo gli scatti non sono più ricordi, ma un modo per dimostrare che siamo migliori degli altri: i post hanno l’unico scopo di mettere in evidenza la bellezza fisica; le immagini di gruppo, dei viaggi che facciamo e dei posti che frequentiamo con i nostri amici, non hanno lo scopo di immortalare i momenti felici, ma di ostentare la nostra attiva vita sociale. Si tratta di dimostrare di essere più attraenti, di avere più amici, di uscire di più, di fare più esperienze e soprattutto di essere più felici rispetto a chi ci guarda. Postare significa essere. E se non pubblichiamo regolarmente col nostro gruppo di amici, è come se quest’ultimo non esistesse affatto.  Quando qualche mese fa tutti i miei amici, e di conseguenza anche io, abbiamo scaricato e iniziato a usare un social completamente nuovo, chiamato “BeReal”, per un lasso di tempo brevissimo, ho pensato che forse avremmo trovato qualche speranza di autenticità anche nel mondo dei social. L’app “BeReal” manda una notifica a tutti i suoi utenti ogni giorno a orari diversi. Quando arriva, si hanno due minuti di tempo per scattare una foto che verrà poi pubblicata sul proprio profilo. Partendo da questi presupposti, inizialmente ho pensato che si trattasse di un mezzo che avrebbe aiutato molti ragazzi a superare le proprie insicurezze, rendendo chiaro che nessuno ha una vita perfetta.  La gente sta anche a casa da sola e non è fisicamente priva di difetti. 

Mi sono ricreduta quasi subito. Io stessa non riuscivo a superare con BeReal l’insicurezza che avevo sviluppato negli anni. Quando postavo di me che studiavo da sola in camera e vedevo tutti gli altri caricare solo immagini di aperitivi, di serate in discoteca o a cena con gli amici, mi sentivo estremamente a disagio. Sentivo lo stesso malessere che provo quando la sera non esco e vedo tra le storie di Instagram decine e decine di foto di persone che, al contrario di me, sono fuori a divertirsi. Adeguarsi ai filtri 

Così mi sono adeguata.  Se sapevo di uscire la sera, aspettavo quel momento della giornata per postare. Non importava se l’orario della notifica risaliva alla mattina, perché volevo far vedere a tutti che io quella sera ero uscita. Quando arrivava la notifica ed ero in pigiama, mi cambiavo e magari mi truccavo anche, solo per venire bene. L’ossessione di apparire migliori degli altri non era passata, aveva solo cambiato contesto: ora la gara consisteva nell’apparire i migliori anche nella propria spontaneità

Questa è la natura dei social tra i miei coetanei: sono malattia e cura apparente. Rappresentano il contesto dentro cui si sviluppano enormi insicurezze per gli standard inimitabili che ci vengono imposti e, allo stesso tempo, lo spazio in cui trovare un’apparente soluzione cercando e trovando approvazione. Sono una scorciatoia che ci illude di poter cambiare noi stessi, invece di affrontare la fatica di accettarci per come siamo.

Anche BeReal affonda, la fine dei vecchi social puт attendere

Prima di Facebook, Instagram e Twitter c’erano MySpace, Friendfeed, Second Life e Foursquare. Il Web in Italia e nel mondo non era diffuso come oggi ma eravamo comunque milioni di persone e quelli erano i social network che usavamo. Poi nel giro di un paio di anni quelle che sembravano stelle destinate a durare per sempre sono esplose e sono sparite. Da allora essenzialmente sono cambiate solo 3 cose: и arrivato Snapchat, ma senza decollare mai, almeno dalle nostre parti; Pinterest, che perт non и mai uscito dalla sua nicchia; e TikTok, che invece ha preso la leadership del settore creando un paradigma nuovo basato sui video. Ma fondamentalmente Facebook, Instagram e Twitter sono ancora lм: nonostante i problemi, nonostante i segni di crisi, restano centrali nella vita di qualche miliardo di persone. Che non и poco.

Negli ultimi due anni ogni tanto qualcosa di epocale и sembrato accadere: varie volte abbiamo pensato che un nuovo tipo di social network stesse per arrivare. Penso a Clubhouse, che ebbe mesi di gloria durante il primo lockdown della pandemia quando sembrava che l’audio fosse il futuro; e poi a Mastodon, che sarebbe dovuto decollare sulle ceneri della Twitter di Elon Musk; e a WT Social, il social non tossico pensato dal fondatore di Wikipedia quale alternativa alle fake news che volavano su Facebook. L’ultima stella cometa и stato BeReal, il social francese che la scorsa estate ebbe una fiammata con la scommessa di un luogo dove postare selfie reali, senza trucchi e filtri, fatti in un certo momento della giornata. Le ultime notizie dicono che gli utenti di BeReal sono crollati: sarebbero appena 6 milioni, anche se l’azienda dice che sono venti, comunque troppo pochi per essere rilevanti. E per quel che si vede non stanno decollando nemmeno Post, Artifact, T2 e Nostr, mentre si attende il debutto di BlueSky.

Insomma: quello che emerge и che i vecchi social saranno pure in crisi, ma cambiare le abitudini delle persone, convincerle a trasferire le loro reti sociali da un’altra parte, и una sfida che nessuno sta vincendo. La fine dei vecchi social non и in vista. Tra meno di un anno Facebook probabilmente compirа 20 anni serenamente.

Anno nuovo, nuovi social: così cambiano le piattaforme

I giganti dei social stanno attraversando crisi dovute a motivi diversi, mentre i piccoli crescono a dismisura. Qualcosa dovrà cambiare, cerchiamo di capire cosa, come e perché 

I social network stanno attraversando un periodo di crisi che porterà a una metamorfosi necessaria alla loro stessa sopravvivenza.

Le piattaforme più piccole hanno due vantaggi: sono le più resilienti e sono quelle che crescono di più. I giganti, ossia Twitter e i prodotti di Meta (su tutti Facebook e Instagram), si sono confrontati con problemi di diversa natura e origine ma che conducono tutti al ridimensionamento, tra licenziamenti e previsioni finanziarie meno rosee rispetto al passato. Ed è proprio dal passato (recente) che bisogna partire per capire come cambieranno i social nel 2023.

Il passato recente

Gli ultimi mesi hanno raccontato una storia simile a questa. Gli utenti di Facebook crescono ancora di numero ma non così in fretta come negli anni precedenti e i giovani migrano verso altre piattaforme (TikTok e BeReal vanno per la maggiore).

Twitter ha problemi di altra natura, alcuni iniziati prima del passaggio delle redini nelle mani di Elon Musk e altri più freschi.

Tutti copiano tutti: Instagram attinge da BeReal dopo essere stata costretta a non copiare TikTok. YouTube invece si ispira a TikTok lanciando con maggiore enfasi i video brevi che sono più graditi a un pubblico giovane e famelico di contenuti.

Ci sono poi i sempiterni problemi di privacy e disinformazione che, seppure con geometrie variabili, riguardano tutte le reti social.

Così non può andare e, nei prossimi mesi, qualcosa potrebbe cambiare. Proviamo ad anticipare cosa succederà.

Facebook

Il Ceo Mark Zuckerberg ha già introdotto novità, a partire dal feed che verrà rivoluzionato mettendo nuovamente l’utente al centro. La politica è quella adottata da TikTok ed è pensata per sottrarre utenti al social cinese: priorità ai video anche di utenti che non sono nell’elenco degli amici. Questo dovrebbe coincidere con una maggiore visibilità che – sperano a Menlo Park – potrà riavvicinare i giovani e dare nuovo lustro a tutta la piattaforma.

Allo stesso modo, Facebook ha già annunciato che non ci sarà più spazio per gli Instant Articles, meno notizie peraltro non sempre compatibili con i gusti degli utenti. Nel 2023 Facebook farà un passo a ritroso nel tempo, rimettendo la piattaforma in mano agli utenti.

Un parziale ritorno al passato ispirandosi però alle tendenze del momento sospinte dalla concorrenza diretta. Gli allievi insegnano ai maestri, pure non essendo ancora in grado di superarli.

Instagram

Un’altra piattaforma ammiraglia di Meta che servirà da scialuppa di salvataggio. Ha oltre 2 miliardi di utenti attivi e rappresenta una voce imponente tra i ricavi del gruppo. Il Ceo, Adam Mosseri, non ha intenzione di mollare la presa: sarà una piattaforma sempre più votata ai video. Nata per la pubblicazione e la condivisione di fotografie, sta cambiando completamente pelle e lo fa perché altre piattaforme (TikTok, ancora una volta) stanno tracciando la strada.

Twitter

Twitter è un’incognita. Uno dei meriti della piattaforma è la sua duttilità. Nata nel 2006 con lo slogan “What’s happening?” (Cosa sta succedendo?) era destinata alla condivisione di status in tempo reale: ogni utente poteva raccontare cosa stesse facendo, per poi diventare strumento di giornalismo partecipativo, ovvero il giornalismo fatto dalle persone che stavano vivendo eventi in tempo reale. Ovunque nel mondo, Twitter è diventata strumento dal quale attingere notizie e mediante il quale verificarle, fino a diventare motore organizzativo della Primavera araba.

Oggi, Musk vuole dare maggiore visibilità ai contenuti degli utenti paganti i quali, peraltro, avranno accesso a funzioni esclusive. La natura di mezzo di propagazione di notizie per tutti sta diventando un metodo di diffusione di contenuti per qualcuno. Oggetto misterioso, che vuole imitare WeChat permettendo di fare acquisti e muovere denaro: Musk ha già lanciato l’idea di una non meglio precisata “super app”. Se la maggiore visibilità per chi mette mano al portafoglio sarà messa in atto già nel corso del 2023, per introdurre altre novità ci vorrà probabilmente più tempo.

BeReal e TikTok

BeReal è una piattaforma sulla quale – per il momento almeno – non ci sarebbero né finzione né odiatori seriali. Si concentrerà sul mantenere questa “purezza di spirito” che è filosofia fondate dell’app stessa la quale, peraltro, è molto basilare e semplice, andando incontro alle necessità di un pubblico a cui piace un uso spartano e parco dell’idea di rete sociale. Anche BeReal terrà un occhio aperto su TikTok, confrontata con ben altri problemi.

Il 2023 di TikTok sarà orientato alla lotta alle fake news e al deep fake, sempre più ricorrenti. Inoltre, l’origine cinese dell’app, è alquanto invisa alle autorità americane che cominciano a ostacolarla in ogni modo possibile. Tuttavia, nel 2022 TikTok ha sorpassato Google e Facebook per numero di visite e, proprio negli Usa, ha realizzato più click di quanti ne abbia totalizzati YouTube. L’anno in corso sarà quindi incentrato sui metodi da applicare per ridurre la disinformazione in ogni sua forma. Missione non facile che TikTok – per una volta – potrebbe affrontare ispirandosi a Facebook che si sta dando molto da fare in questo senso, anche se con risultati non sempre esaltanti.

beral

Lascia un commento